Federazione Italiana Mercanti d'Arte

"Natività"

Bottega di Gerrit van Honthorst (1592 1656)

"Natività"
Gerrit (o Gerard) van Honthorst 
(Utrecht 1592 – 1656) bottega di

Olio su tela
Cornice in legno dorato
tela 112 x 95 cornice 124 x 107
Ottime condizioni

l dipinto in esame, realizzato nella prima parte del '600, raffigura una elagantissima "Natività", ovvero l'evento più importante e celebrato della Cristianità.    La scena è descritta in maniera impeccabile con i personaggi vicinissimi allo spettatore che ha la sensazione di partecipare al magico avvenimento.  
La Sacra Famiglia riceve la visita di due adoranti pastori con I loro doni, un agnello ben visibile in primo piano e due galline dal piumaggio scuro.
L' Autore evita la tradizionale composizione descritta ad ampio raggio e ricca di personaggi, optando per un gruppo essenziale e raccolto, riuscendo così a creare un'atmosfera di straordinaria intimità.
Molto interessante è la scelta dello schema compositivo piramidale dove li perfetto equilibrio è rotto dal volto seminascosto di San Giuseppe colto in un atteggiamento pensoso e distaccato.
 Il vero Protagonista del dipinto è un magnifico Bambino attaccato al seno della Vergine, con gli occhi chiusi      
Al centro della tela riceve l'adorazione della Madre e dei due pastori che lo ammirano con gli sguardi abbassati verso di Lui colmi di devozione e meravigliia.
I giochi di luce che colpiscono in maniera più decisa la Madonna col Bambino, facendo risaltare sulla tela le due figure, sono di straordinaria efficacia e costituiscono la prerogativa pittorica principale del van Honthorst. La sua grande capacità di creare le volumetrie dei personaggi grazie ai giochi di luci e ombre, è ben presente in questo dipinto, dove la diversa illuminazione delle figure, inoltre, rivela imediatamente quali sono i protagonisti e i comprimari della scena.  





Biografia:
Gerrit (o Gerard) van Honthorst, noto anche come Gherardo delle Notti (Utrecht, 4 novembre 1592 – Utrecht, 27 aprile 1656), è stato uno tra i più celebrati pittori olandesi del '600.
Svolse la sua formazione inizialmente presso il padre, un pittore decorativo, per poi diventare allievo di Abraham Bloemaert.
 Concluso l'apprendistato si recò a Roma, come ormai era consueto per ogni pittore nordico che aspirasse ad una formazione completa, dove studiò i grandi maestri e l'arte antica.
A Roma alloggiò presso il palazzo di Vincenzo Giustiniani, dove dipinse il Cristo dinanzi al sommo sacerdote (ora alla National Gallery di Londra.
 Il suo patrono romano aveva un'importante collezione di opere d'arte dipinte da vari artisti come Caravaggio e i fratelli Carracci, e di cui Honthorst in questo modo poté fare conoscenza.
 Principalmente fu colpito proprio dalla pittura di Caravaggio, che ispirò gran parte delle opere successive fino ad essere indicato come pittore caravaggista.
Si specializzò nella pittura di interni con affascinanti scene descritte a "lume di notte" caratterizzate da straordinari effetti di luce artificiale, fatto che gli valse l'epiteto di Gherardo delle Notti.
La sua popolarità nei Paesi Bassi fu tale che aprì, oltre allo studio di Utrecht, una succursale presso L'Aia, dove dipinse i ritratti dei membri della corte.
 Nelle sue botteghe era impiegato un gran numero di discepoli ed assistenti per soddisfare le continue richieste dei suoi lavori.
Honthorst fu un artista prolifico e molte sono le sue opere di bottega . Le più suggestive sono quelle in cui coltiva lo stile caravaggesco, spesso scene di taverna con musicisti, giocatori d'azzardo e persone che mangiano, oltre a diverse raffigurazioni della "Natività°.
Fu molto abile nell'uso della tecnica del chiaroscuro, spesso dipingendo scene illuminate da una sola candela.
Il dipinto qui pubblicato, peraltro di ottima resa pittorica e di notevole effetto visivo, va collocato proprio nella produzione della sua bottega.

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