Analizzando la scultura da un punto di vista compositivo, l'accentuazione dei muscoli del torso, nonchè i forti tratti del volto, la differenziano dalle realizzazioni più comuni, che presentano una figura dal corpo esile, scarno, a volte quasi filiforme.

Questo per amplificare il messaggio di sofferenza, e soprattutto in epoche successive, con contorsioni marcate del corpo, poco realistiche ma di grande effetto.

Inoltre nella maggior parte delle sculture lignee d'alta epoca, Cristo sulla croce è mostrato morto, con il volto riverso, emaciato, rassegnato e sconfitto nell'accettazione del suo sacrificio.

In questo caso è raffigurato vivo, volutamente forte e possente, con lo sguardo, seppur colmo di dolore, ancora fiero e consapevole della sua potenza Divina.

E' l'immagine del Cristo Pantocratore, Signore Onnipotente e dominatore del mondo.

L' Artista ha così modo di esprimere in maniera ottimale le sue capacità scultoree con un'opera di incredibile vigore dove il risultato plastico raggiunge i massimi livelli.