Diana e Atteone
Scuola Romana del XVII secolo
"Diana e Atteone"
Olio su tela
Scuola Romana
Epoca XVII secolo
Tela cm. 74 x 101
Cornice cm. 89 x 115
Ottime condizioni
Il mito di Diana e Atteone è un soggetto classico della pittura antica, che godette di una grande diffusione tra il sedicesimo e il diciottesimo secolo.
Il tema deriva dalla mitologia greca e romana e si rifà ad un episodio delle "Metamorfosi" di Ovidio.
Questo celebre mito racconta che il cacciatore Atteone si imbatte inconsapevolmente in Diana, la dea della caccia e della luna, nota per la sua castità.
La Dea si sta facendo un bagno nuda in una sorgente assieme alle sue ninfe anch'esse nude. La scena è attraente e incuriosisce il malcapitato Atteone che avvicinandosi si fa scoprire. Essendosi rese conto della presenza del cacciatore, le ninfe urlano e cercano di coprire la dea che si rivolge adirata verso di lui e per impedire che egli vada a raccontare l'accaduto, gli spruzza dell'acqua sulla testa, tramutandolo in un cervo.
Non riconoscendolo, i cani da caccia di Atteone cominceranno a inseguirlo ed egli scapperà fino ad una fonte dove si accorgerà della sua metamorfosi. Infine, i suoi segugi lo raggiungeranno e lo sbraneranno.
Il mito di Diana e Atteone va interpretato come una punizione per la violazione della privacy e della sacralità. Diana, simbolo di purezza e verginità, rappresenta l'inviolabilità della natura e la protezione delle donne, mentre Atteone incarna la curiosità e la bramosia umana con le conseguenze tragiche derivate dall'oltrepassare i limiti del consentito.
Il dipinto è molto interessante e raffigura l'episodio con un'ampia veduta che permette di cogliere il gruppo di bagnanti nel bosco sul lato destro della tela,
nella parte centrale Atteone che inizia a fuggire bagnato da Diana, mentre nella pianura del paesaggio il cacciatore è già trasformato in cervo ed è inseguito dai suoi cani.
La zona in penombra sotto un maestoso albero fa risaltare i corpi nudi delle ninfe e della Dea, e contrasta con l'ampio paesaggio luminoso che si apre sul lato opposto.
L' opera è stata eseguita da un artista di scuola romana e va collocata nella seconda parte del XVII secolo.
Si presenta in ottime condizioni perfettamente rintelata e completa di bella cornice antica dorata.
Rilasciamo un certificato di autenticità timbrato e firmato che garantisce l'epoca, la provenienza e tutte le caratteristiche dell'opera, redatto da Antiquario affiliato FIMA (FEDERAZIONE ITALIANA MERCANTI D'ARTE).
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